GRAFOLOGIA GIUDIZIARIA, UN CONVEGNO A NAPOLI DAL 26 AL 28 NOVEMBRE

Anche un tatuaggio puo' essere fondamentale per il medico nell'individuazione di una problematica del detenuto. E' quanto afferma il criminologo Vincenzo Mastronardi, a proposito di uno studio sulla comunicazione non verbale in carcere che sarà presentato durante i lavori del primo convegno nazionale di psicografologia criminalistica in programma all'Università Sapienza di Roma, da oggi a domenica 13. "Con l'osservazione e la comunicazione dei messaggi non verbali dei detenuti nel carcere di Cagliari - spiega il professor Mastronardi - sono diminuite di molto le richieste di intervento medico da parte dei detenuti". Un dato importante soprattutto alla luce del sovraffollamento delle carceri italiane e delle conseguenti difficoltà per il detenuto. "I comportamenti, come il fatto di restare a letto tutto il giorno o i tatuaggi, ad esempio, se individuati e interpretati per tempo consentono al medico di intervenire preventivamente, senza che il detenuto debba necessariamente richiedere la visita. Spesso - aggiunge Mastronardi - la depressione impedisce di comunicare il disagio e la possibilità di creare un contatto tra medico e detenuto può migliorare sensibilmente la qualità della vita in carcere". Nella tre giorni del convegno - collegato al XI congresso nazionale di grafologia giudiziaria che si terrà a Napoli dal 26 al 28 novembre - ci sarà spazio per tre lezioni magistrali: Mastronardi si occuperà appunto delle problematiche psciopatologiche in ambito penitenziario, mentre Angelo Vigliotti parlerà di grafopatologia dell'eta' evolutiva e Vincenzo Tarantino della grafologia medica in ambito psichiatrico forense. Spazio anche alle tecniche del Reparto Investigazioni Scientifiche (R.I.S) dei carabinieri e della Polizia di Stato sull'indagine criminalistica e falso scrittorio. Oltre 100 i partecipanti al convegno che aprirà i lavori oggi pomeriggio alle 15 nel dipartimento di Scienze Psichiatriche, nella città universitaria della Sapienza di Roma (ingresso da viale Regina Elena 334).

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