NON PUO'AVVICINARE TELEFONINI-TV, ASL PAGA CURE

Affetta da una grave e rara patologia vince la battaglia contro l'Asl 6 e ottiene il pagamento anticipato delle spese mediche che potrebbero salvarla. Il ''viaggio della speranza'' di Maria Grazia Murru, 49 anni di Serramanna, della provincia sarda del Medio Campidano, affetta da Mcs, (Sensibilita' chimica multipla) con elettro-sensibilita', una grave patologia che la rende intollerante a ogni tipo di sostanza chimica e fortemente sensibile all'esposizione dei campi elettromagnetici, e' iniziato oggi. La quarantanovenne, infatti, ha lasciato la Sardegna per essere ricoverata al Breackspear Medical Group, un centro specializzato non troppo distante da Londra, per una cura disintossicante. La battaglia con la malattia e con la sanita' sarda inizia un anno fa quando a Maria Grazia Murru - che per sei anni si era rivolta a specialisti e centri medici - l' immunologo e allergologo del policlinico Umberto I di Roma, Giuseppe Genovesi, diagnostica la Mcs. ''Una patologia che procede per stadi nella sua evoluzione - spiegava nel ricorso l'avvocato Roberto Cao che rappresenta Maria Grazia Murru - sino a quello finale, fatale d' irreversibilita' dei danni organici''. La 49enne a causa della patologia deve evitare qualsiasi tipo di inalazione e contatto con sostanze chimiche come detersivi e profumi e a causa dell' elettrosensibilita' deve evitare l'esposizione a campi elettromagnetici, come la televisione, il telefonino e il frigorifero. ''Una patologia invalidante che compromette la vita quotidiana - spiegava nel ricorso il legale - non riconosciuta dal nostro Sistema sanitario a livello nazionale, per la quale non esistono in Sardegna strutture in grado di accogliere gli ammalati''. Proprio per questa ragione a marzo dello scorso anno l'ammalata ha fatto domanda all'Asl 6 di Sanluri al fine di essere autorizzata al ricovero nell'unico centro europeo per la cura della patologia, la clinica londinese. Ma l'Asl ha rigettato la domanda. Il legale ha quindi presentato il ricorso e a dicembre il tribunale di Cagliari ha dato ragione alla 49enne, ordinando alla Asl di Sanluri di anticipare le spese necessarie al ricovero e alle cure, comprese le spese di viaggio e quelle per un accompagnatore, circa 27mila euro che la paziente non era in grado di anticipare.

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