CITTA' SCIENZA:APPELLO COMUNITA' MEDICA,SI' A RACCOLTA FONDI CALCIO NAPOLI DIA SUA DISPONIBILITA' PER PARTITA CANNAVARO

''Mi unisco all'appello che Vittorio Silvestrini, fondatore della Citta' della Scienza, ha rivolto al presidente del Calcio Napoli, Aurelio De Laurentiis. Credo che la prima rappresentanza sportiva partenopea si debba unire senza indugi alla raccolta fondi per ricostruire il centro di divulgazione scientifica'', dice Paolo Ascierto, direttore di Oncologia dell'Istituto Pascale di Napoli. ''Da napoletano e medico, so quanto fosse importante questo polo per un'area difficile come la nostra - aggiunge -. Un esempio di speranza concreta, un centro unico e di vanto per tutta l'Italia''. ''Diamo quindi il nostro pieno appoggio a Silvestrini e a Fabio Cannavaro, che si stanno battendo per devolvere l'incasso della partita d'addio dell'ex capitano della Nazionale alla ricostruzione della Citta' della Scienza'', prosegue Ascierto. ''Ma, per organizzare l'evento del 13 maggio, e' fondamentale che la dirigenza del Napoli Calcio si unisca a questo sforzo e conceda l'utilizzo dello stadio San Paolo'', afferma Ascierto. Insieme con lui, altri nomi del mondo della medicina. Si rivolgono tutti ad Aurelio de Laurentiis per il via libera ufficiale per il campo del San Paolo. Tra questi, Sergio Pecorelli, presidente dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa). ''La Citta' della Scienza era una delle eccellenze didattiche della Penisola - spiega Pecorelli -. In 17 anni di attivita' ha richiamato milioni di visitatori, unendo la divulgazione scientifica all'attivita' di formazione, rivolta in particolar modo ai ragazzi. L'incendio che l'ha devastata un mese fa ha aperto nella citta' una vera e propria ferita culturale. Lo sport piu' popolare d'Italia puo' quindi rappresentare il mezzo ideale per ripartire''. ''Ci auguriamo che tutte le istituzioni e i rappresentanti del capoluogo campano, quindi anche il Calcio Napoli, accolgano l'appello di Silvestrini per fare squadra e riconsegnare alla citta' questo gioiello andato perduto'', evidenzia Francesco Cognetti, direttore del Dipartimento di Oncologia dell'Istituto Nazionale Regina Elena di Roma.

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