AFGHANISTAN:11 BIMBI UCCISI IN RAID NATO,ANCHE UN BEBE'

Un duro scontro militare con i talebani nella provincia orientale afghana di Kunar, al confine con il Pakistan, si e' trasformato in una tragedia quando bombe sganciate da velivoli della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf, sotto comando Nato) hanno fatto crollare ieri alcune case di un villaggio del distretto di Shigal, falciando la vita di almeno undici bambini e due donne. E secondo l'agenzia di stampa Afghan Islamic Press (Aip), basata a Peshawar in Pakistan, le donne morte sarebbero almeno sei, anche se nessuno ne ha veduto i cadaveri che, prescrive la tradizione islamica, non possono essere ostentati in pubblico. Si e' trattato dell'ennesimo episodio destinato a tendere ulteriormente le relazioni fra il presidente Hamid Karzai e i vertici dell'Isaf che, pur assicurando di voler fare grande attenzione alla preservazione della vita dei civili nel conflitto, continuano pero' a commettere incredibili errori. L'operazione sul terreno e l'appoggio aereo nello scontro di forze di sicurezza afghane e internazionali con gli insorti al confine con il Pakistan sono stati confermati dall'Isaf che pero', per quanto riguarda le vittime civili, e' rimasta nel vago. ''Nello scontro - ha detto all'ANSA un portavoce a Kabul - un civile americano e' stato ucciso. Nessun elemento dell'Isaf ha partecipato direttamente alla battaglia sul terreno, ma su richiesta della stessa Coalizione internazionale, e non delle forze di sicurezza afghane, e' stata fornito un appoggio di fuoco aereo in aree che secondo i nostri resoconti erano lontane da costruzioni. E cio' ha permesso l'uccisione di numerosi insorti''. ''Siamo anche a conoscenza - ha aggiunto - di notizie sul ferimento di numerosi civili nell'incidente e di recenti accuse di vittime civili''. L'Isaf, ha concluso, ''esamina seriamente'' tali notizie'' e su questo incidente ''e' stata aperta un'inchiesta''. Si deve segnalare che questo incidente e' avvenuto ieri, nello stesso giorno cioe' in cui i talebani hanno realizzato un attacco suicida a Kalat City contro il governatore della provincia Zabul, Ashraf Nasiri, che e' rimasto illeso. L'autobomba ha pero' causato la morte di tre militari e due civili dell'Isaf, e di un medico afghano. Da parte loro i talebani hanno ammesso per bocca del loro portavoce Qari Yousuf Ahmadi la perdita nel bombardamento di sei ''combattenti ordinari'', assicurando inoltre che ''numerosi bambini e donne sono morti''. La dinamica dei fatti non e' stata ancora completamente chiarita, ma secondo le fonti amministrative e giornalistiche locali e' probabile che due comandanti talebani, di cui uno di nome Ali Khan, si sarebbero coscientemente rifugiati durante lo scontro armato nelle loro case insieme alle famiglie, utilizzate quindi come una sorta di scudo umano. Al riguardo e' stato il portavoce provinciale Wasefullah Wasefi a fornire il pesante bilancio di ''undici bambini morti'' causato da un bombardamento aereo''. In questo ambito non e' stato ancora accertato se gli ordigni sganciati dai velivoli Isaf abbiano direttamente colpito le abitazioni o se queste, avendo una struttura precaria, si siano afflosciate per l'orda d'urto delle potenti esplosioni. Infine, inutile dirlo, l'incidente ha causato una irata reazione della popolazione locale che ha portato in processione i cadaveri dei bambini, fra cui anche quello di un neonato, fino all'ufficio del capo del distretto di Shigal, Mohammad Zahir Safai.

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