SCUOLA: SONDAGGIO,INNO MAMELI? SOLO 50% STUDENTI LO SA TUTTO
La legge e' stata approvata: l'Inno
di Mameli si insegnera' nelle scuole e il 17 marzo sara' il
''Giorno dell'Unita' nazionale, della Costituzione, dell'Inno e
della bandiera''. Un provvedimento necessario stando ai dati
rilevati da Skuola.net: poco piu' della meta' degli studenti
intervistati, infatti, conosce per intero a memoria l'inno
d'Italia.
Al sondaggio promosso dal portale hanno partecipato
circa 810 studenti di scuole medie e superiori.
''Non mi stupiscono - commenta, interpellata da Skuola.net,
Paola Frassinetti, promotrice e relatrice della legge licenziata
ieri in Senato - i risultati del sondaggio. Quando ho proposto
la legge ero conscia che l'Inno era poco conosciuto in generale
dagli italiani e nel particolare degli studenti. Avevo proposto
la legge in concomitanza con i 150 anni dell'Unita' d'Italia, ma
poi per le lungaggini legislative l'approvazione e' arrivata
solo ieri. Un provvedimento non di carattere patriottico
finalizzato ad apprendere a memoria il testo del canto -
prosegue - ma piuttosto necessario a spiegare e attualizzare la
storia del Risorgimento, anche alla luce della crescente
presenza di studenti stranieri di origine ma futuri cittadini
italiani. Inoltre ritengo che in un periodo in cui scarseggiano
esempi positivi per i giovani, riscoprire la figura di un
giovane coraggioso come Mameli sia sicuramente positivo.
L'insegnamento poi e' del tutto coerente con il programma di una
materia come Cittadinanza e Costituzione''.
I commenti lasciati dagli studenti sul Skuola.net confermano
che lo studio dell'inno nelle scuole finora e' stato limitato
all'ora di musica, tralasciando la trattazione del significato
storico del testo. ''Alle medie ci avevano fatto suonare col
flauto l'inno dell'Italia'', afferma una studentessa che poi
aggiunge ''peccato pero' che nella mia scuola non si affronta
piu' quella materia se non alle medie''.
Al di la' dei festeggiamenti per il 150 Anniversario
dell'Unita' d'Italia, infatti, nelle scuole l'inno nazionale
difficilmente e' oggetto di studio. Ora, pero', sara'
obbligatorio per tutti e se, da una parte, c'e' chi ha accolto
di buon grado la novita', altri non ne hanno ancora capito
l'utilita'. Da una parte studenti come Emanuele, che afferma
''Mi sembra giusto! E' ridicolo vedere gente che arranca in
presenza dell'inno. Suvvia, un po' di patriottismo!'',
dall'altra pareri come quelli di Gianluca che controbatte
''Anziche' svecchiarci, mettono una legge per imparare una cosa
vecchia e stravecchia come l'Ave Maria e il Padre nostro''
oppure Giuseppe che posta un discutibile ''Non si ricordano che
nelle scuole italiane ci sono tanti stranieri, senza contare poi
i tanti meridionali''.
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