RESTI DONNE IN VILLA, FERMATO MARITO E PADRE VITTIME DOMENICO BELMONTE DAL CARCERE SI DIFENDE: SONO INNOCENTE

Quando ha incontrato il suo legale Domenico Belmonte, 72 anni, ex direttore sanitario del carcere napoletano di Poggioreale, ha ribadito con forza che lui non sa nulla della morte della moglie e della figlia, i cui corpi sono stati ritrovati in una villetta di Castel Volturno. Ma dalla scorsa notte Belmonte e' in una cella a Santa Maria Capua Vetere (Caserta) in esecuzione di un provvedimento di fermo. E sotto indagine e' finito anche l'ex marito della figlia, Salvatore Di Maiolo. I cadaveri di Elisabetta Grande e Maria Belmonte, scomparse dal lontano 2004, ieri mattina sono stati ritrovati in una camera d'aria della villetta di Baia Verde, a Castel Volturno, che in tutti questi anni e' stata regolarmente abitata dall'ex dirigente sanitario del penitenziario partenopeo. Belmonte pero' ha affermato di aver pensato che si erano allontanate volontariamente da casa e di non aver denunciato, solo per vergogna, la loro scomparsa, per non ammettere di essere stato abbandonato. E ancora di non aver mai avvertito il cattivo odore emanato dai due cadaveri. Particolare che pero' gli investigatori ritengono improbabile perche' la 'botola- presa d'aria' era proprio sotto il pavimento. Dalle indagini emerge che pero' i rapporti tra l'uomo, sua moglie e la figlia non erano sereni. Elisabetta Grande gli contestava di essere poco presente perche' troppo dedito al suo lavoro. Per questo motivo in passato lui avrebbero vissuto per diversi mesi nella casa del centro storico di Napoli e la moglie, con la figlia, nella villetta di Baia Verde, dove le due avrebbero cercato di avviare, ma senza successo, un'attivita' commerciale. Gli aspetti da chiarire, comunque, sono ancora tanti. Le due donne sarebbero state affette dalla depressione, un male le cui cause sono pero' tutte da accertare. Belmonte, originario come la moglie di Catanzaro, e' stato in servizio a Poggioreale. Apprezzato per la sua professionalita', l'uomo pero' non aveva frequenti rapporti con i colleghi e con gli altri operatori penitenziari. E benche' avesse da tempo lasciato il servizio attivo non aveva mai avviato le pratiche per percepire la pensione. Cosi' ha vissuto per anni nella villetta di Castel Volturno, in condizioni assai precarie. E nel corso degli anni non e' mai stato prelevato del denaro dal conto corrente della moglie, dove in questi anni e' stata accumulata una somma di circa 150mila euro. In mattinata, Belmonte ha incontrato in carcere il suo legale, Rocco Trombetti al quale e' apparso molto provato ma determinato a difendersi. Lo fara' nelle prossime ore nel corso dell'interrogatorio per la convalida del provvedimento emesso dal sostituto procuratore Silvio Marco Guarriello. Oggi, intanto, e' proseguito il lavoro degli investigatori che hanno sentito alcune persone ed hanno perquisito l'abitazione di Napoli della famiglia Belmonte. L'obiettivo e' quello di accertare quando le due donne sono state viste per l'ultima volta tra Napoli e Castel Volturno. Intanto questa sera a 'Chi l'ha Visto' Bruno Belmonte, il fratello di Domenico, ha detto che il fratello ''e' stato un bravo medico'' ed aveva trovato una cura per la cura delle malattia della moglie e della figlia.

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