OMICIDIO EMILIANA FEMIANO, GIOVANE UCCISA A TERRACINA: UNA CONDANNA PER FAVOREGGIAMENTO
E' stato condannato a quattro anni
di reclusione per favoreggiamento, procurata evasione e
omissione di soccorso Giuseppe Prisco, uno dei due giovani che
il 22 novembre del 2010 condusse a Terracina, dove l'ex
fidanzato si trovava agli arresti domiciliari, Emiliana Femiano,
la ragazza che fu poi uccisa a coltellate dallo stesso ex nel
corso di una lite. La sentenza e' stata emessa oggi dal gup
della cittadina laziale e ha suscitato le proteste dei familiari
di Prisco, che la considerano eccessivamente dura alla luce del
fatto che il giovane era incensurato e che il tipo di processo
scelto prevede uno ''sconto'' di pena. Prisco e' stato anche
interdetto per cinque anni dai pubblici uffici e dovra' versare
una provvisionale ai familiari della giovane vittima, che si
sono costituiti parte civile e che oggi erano presenti in aula.
La vicenda suscito' scalpore e polemiche. Emiliana era stata
accoltellata una prima volta dal fidanzato, Luigi Faccetti, nel
novembre del 2009. Il giovane era stato arrestato ma
successivamente aveva ottenuto dal gip di Napoli il beneficio
dei domiciliari, da trascorrere in un'abitazione di Terracina.
All'insaputa dei familiari di Emiliana, Luigi Faccetti aveva
riallacciato i rapporti con lei e l'aveva convinta a
raggiungerlo per un incontro chiarificatore. Per farla
accompagnare da lui, Faccetti si era rivolto ai cugini Giuseppe
e Marco Prisco, i quali si erano poi allontanati per consentire
ai due di parlare liberamente. Al loro ritorno nell'abitazione,
trovarono Emiliana morta e Luigi sporco di sangue e ferito. Lo
accompagnarono all'ospedale di Giugliano (Napoli) dove l'omicida
fu poi arrestato. Per Marco Prisco, che ha scelto il giudizio
ordinario, il processo comincera' in gennaio. A Luigi Faccetti,
gia' condannato per il tentativo di omicidio del 2009, per
l'omicidio di Emiliana e' stata inflitta la condanna a 30 anni,
anche in questo caso al termine del processo con rito
abbreviato.
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