NAPOLI 'CITTA' DELLA TOLLERANZA', PROCLAMAZIONE UFFICIALE COMUNE RIBADISCE IMPEGNO PER ACCOGLIENZA E DIFESA DIRITTI
Napoli e' da oggi "Città della
tolleranza, dell'accoglienza e della convivenza". La
proclamazione formale e' avvenuta dopo la lettura del
dispositivo della delibera approvata dal Consiglio comunale lo
scorso 7 marzo, da parte dell'assessore al Welfare Sergio
D'Angelo al termine della seconda giornata del convegno "Napoli
Città della tolleranza, dell'accoglienza e della convivenza"
promosso dalla vicepresidenza del Consiglio comunale,
dall'assessorato ai Beni comuni e dall'assessorato al Welfare.
Al centro del confronto di oggi (ieri si era trattato di
tolleranza religiosa), il tema della tolleranza interetnica.
Stamane sono intervenuti i rappresentanti di enti, associazioni,
comitati, organizzazioni nazionali e internazionali, esponenti
delle comunità locali degli immigrati. Testimonianze anche in
qualche caso drammatiche, come quelle legate all'incertezza in
cui vivono i richiedenti asilo, alle condizioni dei rom e dei
senza fissa dimora.
Sono 40mila gli immigrati che vivono a Napoli, provenienti da
70 paesi diversi, ha detto nel suo intervento introduttivo
l'assessore al Welfare e alle Politiche dell'immigrazione Sergio
D'Angelo che ha voluto non solo ricordare le loro condizioni di
inferiorita' socio economica, aggravate dalla crisi e da
politiche nazionali scellerate, ma anche sottolineare il senso
più' profondo della parola Welfare, che non rimanda
all'assistenza sociale ma al "vivere bene insieme" nella
diversita'. In questo senso, ha concluso l'assessore, accanto
alle iniziative concrete che Napoli cerca di portare avanti
nonostante la crisi finanziaria drammatica, la proclamazione di
Napoli come citta' della tolleranza, dell'accoglienza e della
convivenza, e' un simbolo che puo' aiutare a dar vita a nuovi
percorsi.
La vicepresidente del consiglio comunale, Elena Coccia, ha
sottolineato come in questi due giorni la citta' di Napoli abbia
espresso la massima disponibilita' ad essere al centro di
incontri internazionali di pace, considerando l'ottimo rapporto
esistente in citta' tra le diverse comunita' religiose e gli
stessi cittadini di Napoli. ''Questo incontro ha un valore
esemplare perche' si sta vivendo un'epoca di indifferenza e di
poca tolleranza, quindi e' giusto che ogni termine venga
rafforzato con alle spalle qualcosa di realmente profondo'' ha
affermato Marco Revelli, docente di scienza dell'amministrazione
all'istituto di politica del territorio di Torino.
Nel corso della mattinata e' intervenuto anche Arnaldo
Maurino, consigliere comunale e promotore, insieme alla vice
presidente Coccia, del documento con cui il Consiglio comunale
lo scorso 25 luglio ha deciso il conferimento simbolico della
cittadinanza ai figli di immigrati nati a Napoli. Lo stesso
Maurino ha espresso a nome dei presenti la solidarietà alla
popolazione di Gaza.
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