GIROLAMINI: ANTIQUARIO, CARICAVAMO DI NOTTE LIBRI SU AUTO
I libri della biblioteca dei
Girolamini che venivano portati fuori per essere venduti erano
prima selezionati, quindi ripuliti e sottoposti a un trattamento
antitarlo. La procedura che veniva seguita e' stata riferita al
gip di Napoli da Stefano Ceccantoni, antiquario di Orvieto che
e' tra gli indagati nell'ambito dell'inchiesta sulla sottrazione
di migliaia di volumi dalla biblioteca napoletana.
''Mi sono recato a Napoli presso la biblioteca dei Girolomini
almeno sei volte - ha affermato Ceccantoni nel verbale
depositato agli atti dell'inchiesta - Mi occupavo in primo luogo
dei lavori interni alla biblioteca, vale a dire la ripulitura
dei libri, la selezione dei libri del Cinquecento, che dovevano
essere sottoposti a trattamento antitarlo, e di quelli che
dovevano, a dire di De Caro, essere sottoposti a lavori di
restauro all'esterno. Preciso che gli atlanti e le enciclopedie
venivano messi, separatamente dagli altri, in altre stanze. In
generale venivano fatte parecchie movimentazioni, alcune delle
quali mi apparivano senza senso, cio' che mi aveva creato delle
perplessita' sulle loro reali motivazioni''.
''Mi occupavo poi - prosegue Ceccantoni - dell'inscatolamento
dei libri che De Caro aveva deciso dovessero essere portati
all'esterno, sempre, secondo quanto egli diceva, per il relativo
restauro. Preciso che le scatole in partenza venivano appoggiate
momentaneamente presso l'ingresso vicino all'edicola presente su
via Duomo. Caricavo le scatole sulla macchina di De Caro, la Bmw
X5. Il carico delle scatole avveniva a mezzanotte ovvero nelle
prime ore del mattino. In quattro delle occasioni sopra
menzionate - ha concluso - visto che le scatole con i libri
erano tante e non entravano tutte nell'autovettura indicata, io
stesso mi occupai del relativo trasporto a Verona, presso la
casa di De Caro, all'interno di una stanza al piano terreno''.
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