COSTA CONCORDIA: DA FALLA RELITTO CHIAZZE OLIO IN MARE 'CAUSA MAREGGIATA MA NAVE STABILE. SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO'


Macchie oleose attorno al relitto della Costa Concordia, naufragata il 13 gennaio scorso nelle acque dell'Isola del Giglio. Con la mareggiata dei giorni scorsi, da una falla sul lato sinistro della nave - quello opposto alla riva - sono usciti degli idrocarburi. La perdita, iniziata ieri attorno a mezzogiorno, si e' interrotta nella notte. La sostanza, ha assicurato la Protezione civile, e' rimasta racchiusa nelle barriere predisposte proprio per arginarla e riassorbirla: ''La situazione e' sotto controllo''. A diffondere la notizia e' stato, stamani, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, a margine di un incontro a Firenze. ''Serve trasparenza - ha spiegato - e' giusto che l'informazione sia chiara, non c'e niente da nascondere''. Le verifiche sullo scafo e per cercare di ''capire l'origine dello sversamento sono ancora in corso - ha aggiunto
piu' tardi Maria Sargentini, presidente dell'Osservatorio per la rimozione della Costa Concordia - Sono stati subito attivati i mezzi per il disinquinamento e sono stati prelevati campioni del materiale oleoso. Sono in corso le analisi''. Gli addetti ai lavori escludono che possa trattarsi di carburante, visto che e' stato pompato via completamente gia' dal marzo scorso, e ritengono che possano essere gli olii presenti nelle sale macchine, quelli usati per lubrificare le parti meccaniche o rimasti nei locali di servizio della nave. La fuoriuscita e' stata comunque una conseguenza della ''forte mareggiata che ha colpito l'Isola del Giglio nei giorni scorsi'', ha spiegato la struttura del Commissario delegato per la rimozione della Concordia. Ma questo, assicurano gli esperti, non deve creare allarmi per quel che riguarda la stabilita' del relitto: ''A fronte di un evento caratterizzato da onde di oltre quattro metri - e' l'analisi dell'Osservatorio per la rimozione della Costa Concordia - non si registrano spostamenti di scivolamento, sebbene le strumentazioni abbiano segnalato dei movimenti pari a tre gradi, probabilmente legati alla deformazione dello scafo''. Anzi. Secondo la Protezione civile la 'risposta' della nave alle sollecitazione della mareggiata e' stata una verifica della stabilita' garantita dalla ''messa in sicurezza completata ieri con quattro blocchi di ancoraggio sommersi ai quali sono stati allacciati sedici fasci di cavi di acciaio collegati al relitto''.

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