CAMORRA: RELIGIONI E CITTADINI UNITI A NAPOLI IN MARCIA 'SILENZIOSA' PER VITTIME INNOCENTI
Una marcia 'silenziosa' "ma
quanto mai eloquente". Cosi' l'arcivescovo di Napoli, cardinale
Crescenzio Sepe, ha descritto la marcia che ha visto uniti i
rappresentanti di tutte le religioni a Napoli. Una marcia partita da
Piazza Carita' e conclusasi nella Galleria Umberto, per ricordare le
vittime innocenti della criminalita' organizzata e per "non tacere di
fronte a questi criminali, che arrivano fino a uccidere gli innocenti.
Chi si presenta come portatore dei valori della vita e della giustizia
non puo' non far sentire la sua voce", ha aggiunto Sepe. Un cammino
silenzioso al quale hanno partecipato tanti cittadini e le
associazioni Libera e Polis.
"Questi criminali - ha detto l'arcivescovo di Napoli - non
guardano in faccia a nessuno, hanno venduto la loro anima e la loro
dignita'. Per raggiungere il loro scopo blasfemo non rispettano i
bambini e gli innocenti". Il ricordo e' andato a Pasquale Romano,
l'ultimo della lista di vittime innocenti della criminalita'
organizzata, ucciso nel quartiere napoletano di Marianella perche'
scambiato per un bersaglio dei clan. Presente alla marcia anche la
fidanzata, cosi' come i figli di Silvia Ruotolo, che trovo' la morte
nel 1997 a Salita Arenella, oggi ribattezzata in suo onore.
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