ARRESTATO EX PREFETTO FERRIGNO, RESIDUO PENA PER ABUSI DEVE SCONTARE 2 ANNI E 8 MESI. SUO NOME ANCHE IN PROCESSO RUBY
Il campanello della sua abitazione
torinese, in via Oslavia, e' suonato alle 4 del mattino. Ad
attenderlo fuori dalla porta i carabinieri. E' finita in carcere
la brillante carriera di Carlo Ferrigno, 73 anni, ex questore,
prefetto di Napoli dal 2000 al 2003 e poi anche commissario
nazionale anti-usura. I militari della compagnia San Carlo gli
hanno notificato un ordine di carcerazione, emesso lo scorso 6
novembre dalla Procura di Milano. Deve scontare 2 anni, 8 mesi e
18 giorni.
Si tratta di un residuo della pena a 3 anni e 4 mesi
patteggiata lo scorso anno per prostituzione minorile,
millantato credito, rilevazioni di segreto d'ufficio e accesso
abusivo a sistemi informatici. Reati emersi nell'inchiesta
coordinata dal pm di Milano, Stefano Ciavardi,
scattata in
seguito alla denuncia pubblica fatta da una negoziante di
Brescia a Frediano Manzi, presidente dell'Associazione 'Sos
raket e usura', nella quale la donna aveva raccontato di
presunti abusi sessuali subiti. Il superprefetto - funzionario
di lungo corso del ministero dell'Interno con incarichi anche
nei servizi segreti - le aveva promesso, secondo l'accusa,
l'accesso al fondo delle vittime del racket chiedendo in cambio
prestazioni sessuali.
Finito ai domiciliari l'11 aprile 2011, a carico di Ferrigno
era emerso, tra le tante accuse, il caso di una ragazza di 17
anni che sarebbe stata drogata per prostituirsi con l'ex
prefetto. Tra i due ci sarebbero stati rapporti sessuali a
pagamento in piu' occasioni, di qui l'accusa di prostituzione
minorile.
Il nome di Ferrigno compare anche nelle carte del processo
Ruby. In alcune intercettazioni, infatti, parlava della presenza
in una delle serate ad Arcore, nella villa di Silvio Berlusconi,
della danzatrice del ventre Maria Makdoum, con la quale aveva
una relazione, diventata poi una delle testimoni 'chiave' dei pm
milanesi nell'indagine con al centro la giovane marocchina.
''L'avevo fatta andare li' da Lele Mora'', spiega Ferrigno in
una intercettazione contenuta negli atti della Procura di
Milano. L'ex prefetto avrebbe anche spiato il traffico
telefonico della bella danzatrice. E, con la complicita' di un
poliziotto, avrebbe anche 'spiato' la fedina penale di numerose
persone. Per questo era anche accusato di accesso abusivo a
sistema informatico.
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