MAFIA: IMPASTATO; SUBRANNI, NON MI AVVARRO' DI PRESCRIZIONE
''Mi limito a precisare di non
volermi avvalere di 'scorciatoie' di sorta e di attendermi
invece che si vada avanti anche per quanto attiene alle
farneticanti ed assurde affermazioni fatte sul mio conto''. Lo
dice il generale Antonio Subranni commentando la notizia
dell'apertura di un'indagine a suo carico per favoreggiamento
nell'ambito del presunto depistaggio dell'inchiesta sulla morte
di Peppino Impastato.
La procura di Palermo ha iscritto l'ex capo del Ros nel
registro degli indagati e contemporaneamente ha chiesto
l'archiviazione per prescrizione dal momento che i fatti
risalgono al 1978, anno in cui fu assassinato l'ex militante di
Dp. Subranni e' stato indagato dopo le dichiarazioni del pentito
Francesco Di Carlo che ha raccontato ai pm: ''I cugini Salvo
(esattori siciliani mafiosi) si sono rivolti ad Antonio Subranni
per fare chiudere l'indagine sulla morte di Peppino Impastato''.
''Badalamenti (boss di Cinisi) - ha aggiunto - spingeva Nino e
Ignazio Salvo per parlare col colonnello. Dopo poco tempo mi ha
detto: no, la cosa si e' chiusa. Non spuntava piu' niente nei
giornali per un periodo, era stata archiviata''.
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