AMBIENTE: STATI GENERALI, GREEN ECONOMY PER BATTERE CRISI AL VIA ECOMONDO. NAPOLITANO,COLMARE RITARDI CON STANDARD EUROPEI
La strada per uscire dalla crisi
passa anche dall'economia verde. A Rimini dove va in scena
l'edizione numero sedici di Ecomondo - affiancata, per la prima
volta, dagli 'Stati Generali della Green Economy' - non sembrano
esserci dubbi. Lo assicura il ministro dell'Ambiente, Corrado
Clini. Lo ripetono gli esperti del settore rinfrancati anche
dalla rielezione, negli Stati Uniti, di Barack Obama. Un
presidente che sull'eco-business ha costruito parte del suo
successo.
''La Green Economy, in Italia, e' una chiave per uscire dalla
crisi'', ha scandito il ministro al suo arrivo in Romagna.
Quello aperto a Rimini con gli Stati generali, ha spiegato ''e'
un tavolo nuovo. Gli Stati generali - ha sottolineato - sono una
riunione con le parti sociali piu' dinamiche: veniamo a sentire
cio' che gia' c'e' di concreto e a dire cosa possiamo fare per
rendere ancora piu' importante ed esteso'' il quadro
dell'economia verde. Tanto che, ha argomentato, ''mi auguro di
riuscire entro la fine del mandato ad avere un pacchetto di
misure che in parte riprenda quello che abbiamo gia' fatto e in
parte aggiunga delle altre cose''. In particolare, misure per la
''semplificazione'', un ''credito di imposta che abbiamo messo
per chi investe in ricerca e innovazione e la modifica alla
normativa in vigore per l'uso dei project bond, importanti per
trainare gli investimenti''.
Strumenti dal taglio verde, rilevanti per cercare di ridurre
il gap tra il Belpaese e gli altri protagonisti continentali: un
divario evidenziato anche dal presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano. ''L'Italia puo' e deve, senza ulteriori
esitazioni, colmare i ritardi rispetto agli standard europei -
scrive, in una lettera inviata in occasione degli Stati Generali
della Green Economy -: il Paese, puo' e deve ''darsi piu''
validi presidi nella difesa dell'ambiente e delle biodiversita',
nella gestione sostenibile delle risorse naturali, nella
valorizzazione del paesaggio e del territorio, nella generale
adesione - chiosa - a comportamenti piu' sobri e rispettosi
dell'ecosistema''.
Intanto, l'Italia puo' 'consolarsi' con qualche numero piu'
che interessante. Il Paese ha il record europeo di 48.509
aziende biologiche; la sua agricoltura puo' contare su 243
prodotti DOP, IGP e STG, 4.600 specialita' regionali, 521 vini
DOC, DOCG e IGT e piu' di un milione e 100 mila ettari di
agricoltura bio. A questo si aggiunge la crescita sostenuta del
fotovoltaico, che lo scorso anno e' stata di oltre cinque volte
e mezzo rispetto al 2010: con 9,3 GW installati, l'Italia e'
diventata nel 2011 il primo mercato al mondo del settore.
Nel novero piu' ampio delle energie rinnovabili, infine,
l'Italia risulta essere, dati alla mano, il terzo paese dell'Ue
per occupati (108.150) dopo Germania e Francia.
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