VENDOLA SCENDE IN CAMPO A ERCOLANO. BERSANI E RENZI SONO AVVISATI, IL LEADER SEL NON STARA' A GUARDARE
Punta sulla cultura e sul
sud la campagna per le primarie di Nichi Vendola, che sceglie il
Mav, Museo virtuale di Ercolano, per il suo discorso di
apertura.
Si parte con con un filmato sui crolli di Pompei: scorrono le
immagini dei musei abbandonati, dei teatri occupati, delle
biblioteche chiuse. Poi le luci della sala, con 500 persone
presenti, si accendono sulla parola d' ordine della campagna:
"Oppure Vendola". Delle primarie e della decisione presa
dall'assemblea del Pd il leader di Sel parla solo con i
giornalisti: "Sono molto contento che l'assemblea del Pd abbia
liquidato la faccenda delle regole. Ora dovrà discuterle con i
partiti e gli altri protagonisti delle primarie". Positivo anche
il giudizio sulla scelta del doppio turno: ''Va bene tutto
quello che allarga la platea dei votanti, non vedo di buon
occhio nessuna limitazione''.
Il leader di Sel riconosce che lo spettro di un nuovo governo
Monti dopo le elezioni incombe sulla competizione elettorale. Ma
auspica "uno tsunami capace di cancellare l' ipotesi di un Monti
bis, grazie alla partecipazione degli elettori".
Positivo il giudizio sul riavvicinamento di Di Pietro al
centrosinistra . "Ma più che una foto di Vasto, serve qualcosa
di molto più ampio, cioé le donne, i movimenti sociali, i
protagonisti del cambiamento". Prima di Vendola parla il
filosofo della politica Roberto Esposito, che strappa l'applauso dei 500 quando definisce le primarie ''una campagna in
dialetto tosco-emiliano''. Vendola invece rende omaggio al
segretario del Pd: "E stato l' ultimo ministro dell' industria
che abbiamo avuto". Ma da stasera anche Bersani è un avversario
nelle primarie. Insieme a Renzi, mai nominato.
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