RIFIUTI IN CAMPANIA, LA COMMISSIONE ECOMAFIE ATTACCA: BASTA CON I VIAGGI DEI RIFIUTI
''La situazione in Campania,
purtroppo, non e' migliorata''. Cosi' Enzo De Luca nel
consegnare il bilancio della missione in Campania che lo ha
visto impegnato come vicepresidente della Commissione ecomafie
per tre giorni. Da martedi' a stamattina, il senatore del
Partito Democratico, insieme a una delegazione della bicamerale
di inchiesta, ha preso parte ai sopralluoghi effettuati in
impianti, cave e discariche tra il Napoletano e il Casertano e
ascoltato in audizione i vertici di istituzioni e forze
dell'ordine e i rappresentanti di societa' e consorzi del
settore. Obiettivo: fare il punto sulla situazione della
gestione dei rifiuti su tutto il territorio regionale.
Tirando le conclusioni della tre giorni, il senatore De Luca,
che martedi' aveva aperto i lavori, ha rilanciato la sua
proposta di utilizzare le cave dismesse o abbandonate presenti
sul territorio regionale, per depositarvi, una volta bonificate
anche mediante terreno vegetale, i rifiuti trattati negli
impianti Stir della regione. Indicazione condivisa
dall'assessore regionale all'Ambiente, Giovanni Romano, che in
audizione si e' detto d'accordo sull'assoluta necessita' di
avviare il recupero ambientale, per poi utilizzarle per i
rifiuti biostabilizzati, delle cave dismesse, molte delle quali
gestite dalla criminalita' organizzata, che dai traffici dei
rifiuti - a partire da quelli pericolosi - continua a trarre
guadagni ingenti, avvelenando la Campania.
''Visitare i siti nell'area tristemente nota come 'triangolo
della morte' restituisce le dimensioni dello scempio ambientale
perpetrato e ancora in corso in Campania - ha spiegato il
senatore del Pd - interi territori tra Parete, Villa Literno e
Giugliano sono stati intossicati dai rifiuti industriali e
pericolosi che i clan di camorra hanno sversato in cave e
discariche. E non e' finita: in giro per la regione ci sono
centinaia di discariche abusive e milioni di tonnellate
d'ecoballe stoccate. Cio' e' frutto anche della logica dei
commissariamenti. Di fatto, gli Enti locali - penso prima di
tutto ai Comuni - sono stati privati del loro ruolo e delle loro
funzioni di primo presidio per la difesa dei territori. Per
questo occorre restituirglieli, a cominciare dalla titolarita'
di riscossione della Tarsu. Contestualmente, e' indispensabile
avviare la bonifica dei siti utilizzati in passato e ora
abbandonati, come le oltre mille cave presenti sul territorio,
per utilizzarli nella progressiva risoluzione della crisi dei
rifiuti. Gia' il commissario prefetto Varde' si era mosso lungo
questa direttrice e mi sembra che anche il viceprefetto Raffaele
Ruberto, voglia proseguire sulla strada del suo predecessore.
Per quanto mi riguarda - ha concluso De Luca - penso che sia
stato sprecato troppo tempo e molte occasioni e non possiamo
piu' consentire che la spunti la criminalita' organizzata. E'
questo che accadra' se non interveniamo subito per invertire la
rotta. Inoltre - conclude De Luca - e' ora di dire basta ai
quotidiani e dispendiosissimi viaggi dei rifiuti campani. Ogni
giorno dalla nostra regione partono carichi di spazzatura
inviati all'estero o in altre parti d'Italia. Una situazione
insostenibile che acuisce una crisi non ancora superata''.
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