NAUFRAGIO DELLA COSTA CONCORDIA AL LARGO DELL'ISOLA DEL GIGLIO, IN AULA C'E' SCHETTINO E SI ANALIZZA LA SCATOLA NERA CHE DIRA' TUTTA LA VERITA' SULLA TRAGEDIA


'Parlera" finalmente in un'aula di tribunale la 'scatola nera' della nave Costa Concordia naufragata davanti all'Isola del Giglio il 13 gennaio scorso, facendo 32 vittime tra i 4229 a bordo. Un concentrato di dati e di voci che da lunedi' prossimo, al Teatro Moderno di Grosseto, i periti incaricati dal giudice per le indagini
preliminari Valeria Montesarchio, squaderneranno direttamente alle parti - accusa, difesa, parti offese - dando conto del risultato di un vasto lavoro di 'lettura' e decrittazione fatto sugli strumenti di bordo della nave. Davanti a loro ci sara' anche il principale indagato, il comandante Francesco Schettino. "Saro' a Grosseto in aula, voglio metterci la faccia, e la mia competenza", ha annunciato. Schettino, lo ha spiegato lui stesso all'ANSA, vuole esserci perche' non ci siano interpretazioni dei dati tali da farli divergere da quelle che erano le sue reali intenzioni via via che si verificava l'emergenza. Con Schettino in aula, pronto a difendere le sue ragioni, il confronto tra le parti si annuncia serrato. E, di fatto, si svolgera' un primo pezzo di processo, andando ben oltre il contributo tecnico dato dalla maxi-perizia candidata a diventare prova di quasi tutti gli episodi accaduti il 13 gennaio nel mare del Giglio.
   L'udienza dara' impronta a tutta la ricostruzione dei fatti, dallo 'scellerato' 'inchino' davanti al Giglio, all'impatto contro lo scoglio de Le Scole, ai tempi e alle modalita' di allarme, soccorso e di evacuazione della nave da crociera, ai comportamenti tenuti dai 10 indagati nelle varie fasi del disastro. E stimolera' la ricerca, o la fissazione di altre prove: le carte nautiche erano corrette o no? Schettino governo' la nave mettendola alla deriva verso il porto del Giglio o non poteva farlo? E come gesti' l'allarme e l'emergenza insieme ai suoi ufficiali? E ancora: come agi' l'unita' di crisi di Costa Crociere? Immenso, poi, il lavoro sul soccorso e l'abbandono  della nave. La procura, in questi mesi, ha raccolto una mole di numerose testimonianze di passeggeri.
   Schettino e' gia' stato autorizzato a lasciare l'obbligo di dimora a Meta di Sorrento (Napoli) per i giorni necessari a seguire l'incidente probatorio. Come norma, non potra' intervenire in aula ma potra' invece suggerire e confrontarsi 'in diretta' con i suoi consulenti, dando indicazioni sul momento perche' essi intervengano nella discussione. Un modo per cautelarsi nella prospettiva del processo che lo riguardera'. E comunque sara' lui a Grosseto il motivo mediatico di maggior richiamo di questo incidente probatorio. Notevoli, ma discrete, misure di sicurezza sono state organizzate dalle autorita' per garantirgli riservatezza e sorveglianza durante la sua permanenza a Grosseto nei giorni dell'udienza, che saranno almeno tre a partire dal 15 ottobre. Giorni necessari per discutere un lavoro condensato in cinquanta corpose risposte a cinquanta quesiti, cioe' quelli formulati dal giudice ai suoi periti.
   Attesi in aula anche altri indagati: il vice Ciro Ambrosio, i tre dell'unita' di crisi della Costa, Roberto Ferrarini, Manfred Ursprunger e Paolo Parodi, l'ufficiale Silvia Coronica. Decine gli avvocati e i consulenti presenti nel teatro, oltre a passeggeri-vittime. L'esito dell'incidente probatorio potra' dare anche nuovo impulso all'inchiesta, sebbene  l'intenzione della procura sia quella di chiudere tutto, se possibile, entro fine anno. Grosseto intanto si prepara ad un nuovo 'assalto' dei media. Mentre Schettino alloggera' in una struttura riservata in Maremma, televisioni e giornali si sono organizzati per 'catturare' qualcosa dell'udienza, che e' a porte chiuse. Rispetto alle volte precedenti, e' stato deciso di estendere la 'zona rossa' intorno al Teatro Moderno, il cui palcoscenico e' stato dotato anche di maxischermi per le immagini ed i suoni della scatola nera. La zona rossa sara' vietata a tutti, non solo ai giornalisti, e saranno chiuse altre vie del centro cittadino. Si comincera' ogni mattina alle 9 e si andra' avanti fino alle 18, con la sola interruzione di una pausa per il pranzo concessa dal gip Montesarchio.

Commenti