MILAN;ALLEGRI NON MOLLA,ABITUATO A QUESTA PRESSIONE 'MIO FUTURO?CHIEDERE A SOCIETA''. PETKOVIC:LAZIO PIEDI PER TERRA


Distanza siderale dalla capolista Juventus, cinque sconfitte in appena otto giornate di campionato, un ruolino di marcia da retrocessione. I numeri dello sprofondo rossonero del Milan, aggravato dal ko per 3-2 all'Olimpico contro la Lazio, raccontano un avvio di stagione
disastroso per la formazione di Massimiliano Allegri, sempre piu' in discussione e chiamato adesso al riscatto nell'impegno di Champions League col Malaga per non ritrovarsi senza panchina. ''Ma io sono indifferente a tutta questa pressione - si difende il tecnico - ci sono abituato, se una squadra non fa risultati l'allenatore viene sempre messo in discussione, io un po' troppo, ma adesso dobbiamo risollevarci in classifica, fare punti ed evitare certi errori altrimenti rischiamo di venire risucchiati verso il fondo della classifica. Fortunatamente rigiochiamo subito in Champions, adesso e' fondamentale mantenere equilibrio e lucidita'''. Insomma, Allegri si attende una crescita generale per uscire dal momento negativo e cancellare le ombre sulla sua permanenza al Milan. ''Il mio futuro? E' inutile chiederlo a me, decide la societa' - taglia corto - Le cose in questo periodo non ci girano bene, ultimamente la squadra ha raccolto meno di quanto ha dimostrato di saper fare sul campo, dobbiamo migliorare''. E dimenticare al piu' presto i primi 50' minuti giocati con la Lazio: ''Abbiamo cercato di giocare la palla senza esporci al loro contropiede, ma siamo stati penalizzati: nel primo tempo la Lazio ha segnato con i due soli tiri in porta che ha fatto e su due nostri disimpegni''. ''Il modulo iniziale a rombo? Pensavo di riuscire a gestire la palla grazie alla superiorita' a centrocampo - spiega Allegri - La sostituzione di Boateng non e' una bocciatura, ma non era in serata e non ha giocato un primo tempo degno delle sue qualita'. La Lazio sta confermando quanto di buono ha fatto negli ultimi anni e credo sia anche migliorata''. Complimenti piu' che meritati per il gruppo di Vladimir Petkovic, salito a un solo punto dal Napoli e a quattro lunghezze dalla Juventus. L'aria dell'alta classifica pero' non destabilizza l'equlibrio di Petkovic: ''Abbiamo superato un esame di maturita', ma non a pieni voti perche' alla fine abbiamo rinunciato a giocare, lasciando il campo al Milan. Le nostre ambizioni restano le stesse, questa vittoria non cambia niente se non nel fatto che ci aiuta ad avere piu' convinzione nel battere anche le grandi''. ''Lo scudetto? I tifosi hanno tutti il diritto di pensarci, ma noi dobbiamo restare con i piedi per terra, del resto abbiamo visto cosa e' successo sul 3-0... - ricorda l'allenatore biancoceleste - Dopo il gol subito abbiamo smesso di giocare, forse eravamo anche stanchi, il Milan ci ha messo in difficolta' e abbiamo subito dei gol che potevamo evitare. I tre punti, dunque, sono importanti per il progetto che stiamo portando avanti''. Chiusura dedicata al risultato di Torino che ha visto la Juventus superare il Napoli: ''Cosa ne penso? Il mio obiettivo e' vincere con la mia squadra, se facciamo bene possiamo arrivare in alto, se non lo facciamo e' inutile guardare gli altri. Per noi e' importantissimo aver preso tre punti al Milan''.

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