FIAT INDUSTRIAL:NO CNH A FUSIONE; MARCHIONNE, E' VALIDA AD A POMIGLIANO CON CLINI. IMMINENTE INCONTRO CON SINDACATI
La Cnh boccia il progetto di
fusione con Fiat Industrial perche' ''e' inadegutato'' e ''non
e' nell'interesse della societa' e dei suoi azionisti'', ma
Sergio Marchionne insiste: ''il piano ha benefici strategici e
finanziari''. A Piazza Affari il titolo Industrial subisce una
flessione dello
0,32%, quello Fiat dell'1,03%.
In attesa di incontrare i sindacati, l'amministratore
delegato del Lingotto visita a sorpresa lo stabilimento di
Pomigliano con una delegazione inviata dal governo brasiliano.
C'e' anche il ministro dell'Ambiente Corrado Clini che, dopo le
polemiche dei giorni scorsi, riconosce ''il ruolo importante''
che la casa torinese puo' avere sulle nuove tecnologie anche in
vista dei limiti alle emissioni imposti per il 2020. ''Abbiamo
deciso di studiare una collaborazione con il Ministero
dell'Ambiente e il governo sulla motorizzazione e la
componentistica per affrontare la sfida ambientale del settore
auto'', ha spiegato lo stesso Clini dopo l'incontro con
Marchionne.
Il no di Cnh, leader mondiale nelle macchine per le
costruzioni e l'agricoltura, era nell'aria, ma non chiude
definitivamente la partita fusione. Il Comitato Straordinario
della societa' controllata dal Lingotto rimane comunque
''disponibile a valutare proposte alternative da Fiat''. Decisa
ad andare avanti con l'operazione ''in tempi ravvicinati''
Industrial che ribadisce ''la sua volonta' di cercare di
raggiungere un accordo nelle prossime settimane''. Chiede quindi
ai propri advisors di incontrare quelli dello Special Committee
per valutare le motivazioni della decisione e ''per verificare
se le parti possano raggiungere un accordo su nuovi termini e
condizioni della fusione, su una base in linea con la proposta,
tenendo conto della necessita' di mantenere un appropriato
rating per il gruppo, di attrarre una piu' ampia gamma di
investitori internazionali e di costituire una adeguata base da
cui perseguire future opportunita' di crescita''.
La proposta, presentata il 30 maggio scorso, prevedeva la
fusione delle due societa' in una nuova holding di diritto
olandese (Newco), le cui azioni dovevano essere quotate a New
York e in una piazza europea. Un'operazione senza alcun impatto
sulle attivita' operative e sul numero dei dipendenti, che,
ribadisce Marchionne, avrebbe semplificato la struttura di
capitale del gruppo creando un operatore in grado di competere
con le principali aziende nordamericane del settore.
A Cassino, dove il sindacato di base FlmU-Cub denuncia un
licenziamento disciplinare da parte della Fiat, i lavoratori
scioperano per protestare contro il mancato funzionamento della
mensa, mentre le tute blu di Mirafiori esprimono, attraverso le
risposte a un questionario diffuso dalla Fiom, il timore che la
produzione del piccolo suv, qualora fosse confermata dalla Fiat,
non basti da sola a salvare lo stabilimento torinese. Sono anche
delusi per il nuovo contratto di gruppo e non si sentono
rappresentati dalle Rsa.
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