CRISI: BRUXELLES, PMI ITALIANE TRAINO PER QUELLE EUROPEE IN UE 98% TOTALE IMPRESE;TAJANI,IN ARRIVO AMBIZIOSO PIANO AZIONE
Le piccole e medie imprese italiane
hanno svolto una funzione di traino per le Pmi europee
nell'uscita della crisi e si prevede che questo processo
proseguira' anche in futuro. Il qualificante giudizio arriva
dalla Commissione Ue che oggi ha pubblicato i risultati della
relazione 2012 sull'attivita' delle Pmi.
''Alcune importanti misure adottate nel corso dell'ultimo
anno potrebbero rivelarsi fondamentali per avviare una sostenuta
ripresa del settore delle Pmi in Italia'' prosegue la relazione
nella scheda informativa dedicata all'Italia, tra quelle che
descrivono i progressi delle piccole e medie imprese nei paesi
membri.
Nonostante il clima difficile, le Pmi continuano a essere la
spina dorsale dell'economia europea, dice la Commissione,
rappresentando piu' del 98% di tutte le imprese (20,7 milioni di
imprese circa) con oltre 87 milioni di dipendenti. La parte
preponderante (pari al 92,2% delle Pmi) e' rappresentato da
microimprese con meno di 10 dipendenti. Le Pmi rappresentino il
67% dell'occupazione totale e il 58% del valore aggiunto lordo.
A livello Ue tuttavia, gli sforzi delle Pmi hanno finora
portato solo una ''crescita senza nuovi posti di lavoro'' come
dimostrato dalle divergenti tendenze nei 27 Stati membri, dice
la Commissione. I risultati della relazione 2012 della relazione
sono stati presentati oggi a Bruxelles, primo giorno della
settimana europea per le Piccole e medie imprese che vedono
crescere le iniziative in loro sostegno da parte dei singoli
stati membri (+38% nel 2011 rispetto al 2010), anche se si
registrano tuttora squilibri.
''Le Pmi sono in grado di ripristinare la crescita in Europa.
Esse - ha detto Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione
europea - sono in cima ai nostri sforzi, come dimostra la
proposta di reindustrializzare l'Europa da me fatta qualche
giorno fa. In novembre seguira' il piu' ambizioso piano d'azione
per promuovere lo spirito imprenditoriale che l'Europa abbia mai
visto. Offriremo sostegno e consulenza a livelli mai visti
finora e cercheremo di far si' che le Pmi riescano ancora una
volta a farci uscire dalla crisi che ci attanaglia''.
Tornando all'Italia, il 99,9% delle imprese sono piccole o
medie imprese: il 68,3% del valore economico aggiunto e l'80,3%
dell'occupazione nel settore privato non finanziario. Il 26%
delle Pmi sono attive nei settori della manifattura high-tech e
ad alta intensita' di conoscenza. Il settore delle Pmi in Italia
- il piu' grande in Europa per numero di imprese - e' dominato
da 3,6 milioni di micro-imprese con meno di 10 dipendenti. La Ue
ci bacchetta pero' sullo Small Business Act dove in molti
settori ''l'Italia deve ancora recuperare il ritardo con la
media Ue''.
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