BRASILE: COMMISSIONE VERITA', FARE LUCE SU STERMINIO INDIOS DURANTE DITTATURA,PERCHE' SI OPPONEVANO ALLE RUSPE IN AMAZZONIA
La Commissione per la verita',
la memoria e la giustizia, che indaga sui crimini commessi
durante la dittatura militare in Brasile (1964-1985), ha chiesto
alla magistratura dell'Amazzonia di fare luce sullo sterminio di
circa 2.000 indios di etnia Waimiri-Atroari.
Nel
rapporto intitolato ''Il genocidio del popolo
Waimiri-Atroari'', la Commissione ha raccolto oltre 200
documenti che proverebbero l'eliminazione sistematica degli
indigeni che si opponevano alla costruzione delle strade
dell'Amazzonia.
La procura di Manaus ha annunciato di aver aperto
un'inchiesta.
''Vogliamo portare avanti un'azione civile per determinare le
responsabilita' dello Stato e stabilire una eventuale
riparazione storica'', ha detto all'ANSA il procuratore generale
della Repubblica di Manaus, capitale dello stato dell'Amazzonia,
Julio Jose' Araujo.
Il governo della presidente Dilma Rousseff ha salutato la
presentazione del rapporto che inchioda alle proprie
responsabilita' i dittatori Emilio Garrastazu' Medici
(1969-1974) e Ernesto Geisel (1974-1979) nello sterminio degli
indigeni che si opponevano alla costruzione dell'autostrada BR
174, che collega Manaus a Boa Vista, capitale dello stato di
Roraima, confinante con il Venezuela.
''Ci sono stati morti e desaparecidos, tanti da generare una
legione di invisibili. Stiamo portando alla luce una storia che
era stata tenuta nascosta per troppo tempo. E' il primo rapporto
sulla questione indigena'', ha detto Gilney Viana, consigliere
per i diritti umani del governo Rousseff.
Secondo i documenti raccolti, l'esercito aveva licenza di
uccidere e far sparire gli indigeni che si opponevano
all'avanzata delle ruspe in Amazzonia.
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