ITALIA DECLASSATA DA S&P? STEFANO CALDORO: NON BISOGNA DARE TROPPO PESO A QUESTE AGENZIE DI RATING
"Non bisogna dare sempre grande o troppo peso a questa sacralita' delle agenzie di rating che spesso, tra l'altro, tra di loro differenziano i giudizi", premette il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, per il quale,"non c'e' dubbio che il dato complessivo dell'Europa spaventa" e, soprattutto, "le decisioni vanno prese in Europa".
Caldoro ne ha parlato nel corso della trasmissione Omnibus. Le agenzie di rating possono sbagliare, "non ricordo bene, ma forse proprio questa stessa agenzia di rating diede un giudizio positivo negli anni passati ai titoli tossici americani", spiega Caldoro, "anche noi dobbiamo avere un giudizio piu' sereno in questo". "Spesso anche noi abbiamo fatto l'errore di pensare che le cose si potessero risolvere solo in Italia e che le colpe fossero solo dei governi italiani - aggiunge - siamo vincolati a dei patti e a delle regole. Queste regole vanno rispettate, sono fondamentali, ne siamo stati partecipi, le abbiamo costruite insieme ad altri. E' evidente che oggi se l'Europa se non cambia i giudizi saranno sempre piu' negativi. Basta guardare i dati economici relativi all'indebitamento complessivo, dell'incapacita' di rendere questo grande continente competitivo, non ci sono segnali forti sulla crescita". "E poi c'e' il grande tema delle scelte politiche europee e quelle le fanno ancora gli Stati - conclude - come sappiamo la Germania ha una posizione diversa, piu' dei due terzi dell'Europa paga questa politica di rigore, giusta. Ma se il rigore resta solo statico e l'Europa non cresce economicamente oltre che socialmente oltre che condividere una politica fiscale comunque sara' difficile rendersi credibile. Le decisioni vanno prese in Europa e il punto oggi e' capire cosa vuole fare la Germania".
Caldoro ne ha parlato nel corso della trasmissione Omnibus. Le agenzie di rating possono sbagliare, "non ricordo bene, ma forse proprio questa stessa agenzia di rating diede un giudizio positivo negli anni passati ai titoli tossici americani", spiega Caldoro, "anche noi dobbiamo avere un giudizio piu' sereno in questo". "Spesso anche noi abbiamo fatto l'errore di pensare che le cose si potessero risolvere solo in Italia e che le colpe fossero solo dei governi italiani - aggiunge - siamo vincolati a dei patti e a delle regole. Queste regole vanno rispettate, sono fondamentali, ne siamo stati partecipi, le abbiamo costruite insieme ad altri. E' evidente che oggi se l'Europa se non cambia i giudizi saranno sempre piu' negativi. Basta guardare i dati economici relativi all'indebitamento complessivo, dell'incapacita' di rendere questo grande continente competitivo, non ci sono segnali forti sulla crescita". "E poi c'e' il grande tema delle scelte politiche europee e quelle le fanno ancora gli Stati - conclude - come sappiamo la Germania ha una posizione diversa, piu' dei due terzi dell'Europa paga questa politica di rigore, giusta. Ma se il rigore resta solo statico e l'Europa non cresce economicamente oltre che socialmente oltre che condividere una politica fiscale comunque sara' difficile rendersi credibile. Le decisioni vanno prese in Europa e il punto oggi e' capire cosa vuole fare la Germania".
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