IL SI' ALL'ARRESTO DI COSENTINO INCRINA I RAPPORTI TRA LEGA E PDL. IL DEPUTATO CASERTANO: CONTRO DI ME ACCANIMENTO

Il caso Cosentino agita il Pdl, facendo scricchiolare sempre di piu' l'alleanza con la Lega. Il si' della Giunta di Montecitorio all'arresto del coordinatore pidiellino in Campania preoccupa Silvio Berlusconi, alle prese con un partito sempre attraversato da maldipancia interni. Restano 48 ore prima del voto dell'Aula per tentare di ricucire con la Lega ed evitare in extremis la custodia cautelare. Cosentino, per ora, non commenta, ma il voto della Giunta l'aveva messo in conto. Raccontano che anche oggi, come tutte le mattine, sia andato a fare jogging.
A chi gli ha annunciato la notizia del via libera della Camera alla richiesta di custodia cautelare, riferiscono, l'ex sottosegretario del governo Berlusconi avrebbe ribadito la sua intenzione di andare avanti. Sono sereno, le cose sono andate come mi aspettavo, avrebbe sottolineato Cosentino, lasciando intendere che non si dimettera' da coordinatore regionale, tantomeno si sospendera' dal partito. Una decisione che l'esponente del Pdl vorrebbe confermare anche se dovesse arrivare l'autorizzazione al suo arresto pure dall'Aula di Montecitorio giovedi'.
Cosentino e' convinto della sua innocenza e totale estraneita' ai fatti che gli vengono imputati. Per questo avrebbe spiegato ai suoi quanto confermato nella memoria difensiva depositata in Giunta: Da parte della procura di Napoli c'e' un "violento pregiudizio e accanimento contro di me".

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