I TASSISTI DI NAPOLI DICONO CHE LE LIBERALIZZAZIONI VANNO BENE MA ALTROVE. LA POLIZIA E I VIGILI INDAGANO SULLA CATEGORIA

La liberalizzazione delle licenze dei taxi? Siamo d’accordo, purché si applichi altrove. E’ questa la posizione di molti tassisti napoletani, quelli che a Roma insultavano i loro colleghi che lavoravano e che ieri sera a Napoli hanno mandato all’ospedale un nostro cameraman colpevole di riprendere una loro assemblea pubblica nella principale piazza di Napoli, dopo aver fatto qualche blocco stradale, rovesciato fioriere, distrutto un po’ di arredo urbano nel centro della città ed aver costretto il questore a mandare un centinaio di poliziotti della celere e i vigili urbani a calmarli.
Questa mattina anche i più facinorosi era calmi. Le auto bianche svolgono regolarmente servizio, sono
parcheggiate nelle aree a loro riservate e non occupano più abusivamente le aree e le piazze pedonalizzate, insomma sembra che la situazione sia tornata alla normalità. La follia di ieri sera, però, costerà caro a chi ha confuso la protesta con la libertà di sfasciare beni pubblici. La digos, che pure teme ci siano stati delinquenti vicini a clan della camorra infiltrati tra quanti protestavano, ha già individuato un bel po’ di autori di atti vandalici, i vigili urbani, quelli che si occupano proprio di controlli amministrativi sulle auto bianche nei prossimi giorni effettueranno un bel po’ di verifiche sui mezzi usati per il trasporto persone, faranno test antidroga e faranno riscontri se chi guida il taxi è davvero il titolare della licenza. Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha nuovamente ribadito che i tassisti non violenti e onesti hanno la solidarietà,perché ho rispetto per tutti – ha specificato il sindaco- tranne che per la camorra”.

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