FAIDA DI CAMORRA, E' FORTUNATO SCOGNAMIGLIO L'ULTIMO UOMO ASSASSINATO A MELITO

Aveva 28 anni, si chiamava Fortunato Scognamiglio, precedenti per droga ed era considerato vicino ai cosiddetti scissionisti, l’ultimo morto ammazzato a Melito, un paesone che confina con i quartieri napoletani di Scampia e Secondigliano, area epicentro della più cruenta faida di camorra degli ultimi anni per il controllo del business milionario della cocaina. Sono più di cento i morti ammazzati negli ultimi sei anni. Numeri da guerra civile. Fino allo scorso anno lo scontro era tra i fedeli al clan Di Lauro e i cosiddetti scissionisti, cosca uscita vincente dallo scontro. Da qualche mese, secondo quanto filtra dagli ambienti investigativi, ci sarebbe stata una frattura all’interno del clan vincente degli scissionisti e da qui i regolamenti di conti interni con cinque morti negli ultimi sette giorni. Omicidi peraltro eseguiti con modalità raccapriccianti. Due piccolo narcos furono sequestrati, uccisi e bruciati in auto, uno fu assassinato sotto gli occhi della moglie, un altro per strada e quest’ultimo, Fortunato Scognamiglio, è stato bloccato dai killer fuori ad un negozio e freddato con numerosi colpi di pistola.
Ai carabinieri di Giugliano, giunti sul posto, non è rimasto altro da fare che recintare la zona, tentare di preservare la scena del crimine e aspettare l’arrivo del magistrato. Per ora l’unica cosa chiara è che non è stato il primo e sarà l’ultimo omicidio in questa zona che pure è presidiata dalle forze dell’ordine.

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