A NAPOLI LO SPREAD FA PIU' MALE CHE IN BORSA. E' UN PETARDO ENORME CHE SI VENDE SULLE BANCARELLE E CHE RISCHIA DI FARE VITTIME A SAN SILVESTRO

Contro lo 'Spread', inteso come 'botto', istituzioni, forze dell'ordine e studenti napoletani si uniscono nel dire 'no' ai fuochi d'artificio illegali. Si chiama come il differenziale sinonimo ormai della crisi economica, l'ultimo arrivato tra i botti di fine anno che a Napoli raccoglie l'eredita' dei piu' datati 'bomba di Maradona' e 'razzo Bin Laden': costa 50 euro e, una volta lanciato, forma uno zigzag con la sua scia luminosa, a richiamare probabilmente l'andamento delle borse nel 2011. Bello da vedere ma illegale e pericoloso, e proprio su questi due pilastri si basa l'iniziativa 'Fuochi di legalita'' ideata dagli assessorati alla Scuola, alla Trasparenza e all'Ambiente del Comune di Napoli insieme al sindaco de Magistris, con la collaborazione di polizia, carabinieri e dell'Ospedale Cardarelli. Una campagna di sensibilizzazione che avra' il suo apice nella settimana tra Natale e Capodanno, con manifesti e spot che non avranno testimonial di grido, ma che vedranno protagonisti gli studenti delle scuole medie e superiori della citta', secondo il metodo educativo della 'peer education', l'educazione tra pari, come spiega all'Adnkronos l'assessore alla Scuola Annamaria Palmieri: "Un giovane che dice a un altro giovane di non usare fuochi viene ascoltato meglio, per questo abbiamo deciso di coinvolgere le scuole per diffondere quqesto messaggio positivo, ottenendo un insperato successo".

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