MICHELE ZAGARIA, LE FOTO DEL BUNKER SOTTERRANEO CHE OSPITAVA IL PADRINO DI GOMORRA A CASAPESENNA















































































































Ora che Michele Zagaria è al 41 bis nel carcere di massima sicurezza di Novara, i magistrati dell’Antimafia napoletana cominceranno a lavorare sul materiale sequestrato nel covo dove è stato catturato. Nella stanza bunker ricavata nelle viscere della terra i poliziotti hanno trovato agendine con nomi di costruttori (forse quelli taglieggiati) e politici locali e nazionali (forse fiancheggiatori), computer, Ipad e Iphone, telefonini dai quali potrebbero emergere particolari interessanti per ricostruire la rete di protezione e complicità di cui ha goduto il padrino di Gomorra in questi 16 anni di latitanza.
Insomma comincia ora il lavoro più delicato degli inquirenti. Trovare il tesoro dei Casalesi, togliere alla cosca mafiosa casertana ogni bene accumulato con le attività criminali e reinvestiti in Italia e all’estero nell’economia legale.

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