LA SPERANZA DI D'ONOFRIO, PM DELL'ANTIMAFIA DI NAPOLI: I FIGLI E I NIPOTI DEI CAMORRISTI VOGLIONO CAMBIARE, VOGLIONO UNA VITA MIGLIORE

Tra i figli e i nipoti dei camorristi spira un vento nuovo, una voglia di cambiamento. E' la speranza di Vincenzo D'Onofrio, pm della Dda di Napoli e tra gli artefici della cattura del boss Michele Zagaria. "A Napoli - ha spiegato D'Onofrio - così come nel resto della Campania, ma anche in Calabria, c'è una gioventù che vuole parlare. L'unico strumento che i mafiosi non sanno fronteggiare è la parola: loro ricorrono alle armi e alla corruzione, la loro forza è il silenzio". "Ma ora - ha aggiunto - soffia un vento diverso, io lo vedo nelle scuole dove andiamo a parlare, nei dibattiti: i figli di queste persone hanno voglia di cambiare le cose". Pennisi ha invece parlato della Calabria, "una terra che oggi ha bisogno - ha detto - di magistrati che le diano qualcosa, non che cerchino di prendere qualcosa per se'". "I nostri colleghi uccisi - ha aggiunto - ci chiedono oggi di non essere i professionisti dell'antimafia, ma eroi silenziosi che fanno il loro dovere fino in fondo. Dobbiamo continuare a essere pubblici ministeri, così come vuole la Costituzione. Il pm è organo di giustizia, un magistrato che lavora non per interesse di parte, neanche dell'accusa. Solo così potremo essere degni dello sguardo di chi ha rischiato la vita".

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