CAMORRA E RICICLAGGIO DI FIUMI DI DENARO NEI RISTORANTI, I PM CHIEDONO DI PROCESSARE ANCHE IL SUPERPOLIZIOTTO VITTORIO PISANI

Nel corso dell'udienza preliminare di oggi sul presunto riciclaggio di soldi della camorra nel settore della ristorazione, il pm Sergio Amato, che ha coordinato le indagini assieme alla collega Enrica Parascandolo, ha ribadito la richiesta di rinvio a giudizio di tutti i 18 imputati, tra cui Vittorio Pisani: "Sia un Tribunale - ha detto Amato - a stabilire se il fatto di essere uno dei più brillanti investigatori italiani, forse addirittura il migliore, giustifica il suo comportamento". Il pm, tuttavia, ha sottolineato che i principali imputati del processo sono i fratelli Iorio e i componenti della famiglia Potenza, soci nella gestione di numerosi ristoranti e pub in tutta Italia. I Potenza, in particolare, dopo avere accumulato un tesoro con il contrabbando di sigarette e con l'usura, avrebbero ceduto il proprio denaro a Marco, Carmine e Massimiliano Iorio perché lo investissero. Pisani, secondo l'accusa, era a conoscenza della circostanza ma non è mai intervenuto perché legato da forti vincoli di amicizia con Marco Iorio. Inoltre, l'ex capo della Mobile avrebbe rivelato agli Iorio particolari dell'inchiesta in atto, invitandoli a sciogliere le società con i Potenza e a spostare il denaro in Svizzera. Oggi Carmine e Massimiliano Iorio si sono sottoposti a un interrogatorio formale, mentre Marco Iorio ha reso dichiarazioni spontanee. Tutti e tre hanno affermato di aver saputo chi fossero i Potenza solo dopo la clamorosa perquisizione dello scorso maggio nell'abitazione del rione Santa Lucia in cui furono trovati circa nove milioni di euro in contanti. L'udienza riprenderà lunedì prossimo.

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