CAMPANIA, UNA REGIONE SULL'ORLO DEL FALLIMENTO CHE TAGLIA LE BRICIOLE SUI COSTI DELLA POLITICA QUANDO IL PROBLEMA SONO GLI SPERPERI DELLA SANITA'. IL DIFFICILE COMPITO CHE CALDORO STA ASSOLVENDO

La Campania per il funzionamento del Consiglio spendeva 86 milioni di euro del 2010, ne ha spesi 70 circa nel 2011, conta di spendere ancor meno nel 2012. Per capirci i consiglieri regionali costano ai contribuenti campani 12 euro a testa… Poco? Troppo? Giudicate voi. Certo se i numeri non sono opinioni, quanto si risparmia sui costi della politica, è niente rispetto alla voragine economica nei conti della Regione Campania… che ha un bilancio di 15 miliardi di euro ed è indebitata per 12 miliardi di euro… 6 dei quali nel settore della sanità….. Un indebitamento che cresce ogni anno perché la Campania spende per personale, servizi e funzionamento delle sue strutture molto più di quello che incassa in tasse e risorse trasferite dallo Stato … La Campania ha 5700 dipendenti in tutti gli uffici e enti collegati per un esborso di altri 310 milioni annui… più altri 50.500 dipendenti nel settore della Sanità che costano in stipendi 3 miliardi l’anno…. Il neo governatore Stefano Caldoro si insediò nel maggio del 2010 con 11 miliardi di debito e una sanità commissariata che perdeva ogni anno 851 milioni di euro… ridotti a 450 nel 2011, 251 nel 2012 e con una previsione di pareggio nel 2013… Per intenderci se la regione Campania fosse un’azienda privata e Caldoro l’amministratore, saremmo ad un passo dalla consegna dei libri contabili in tribunale e alla richiesta di fallimento … Un disastro economico frutto di scelte passate sballate e spesso illegittime …. come dimostrano casi eclatanti di sperpero di denaro dei contribuenti sanzionati dalla Corte dei Conti…. Sul cui sito web potete leggere decine di sentenze di condanna di ex amministratori e dirigenti regionali a pagare milioni di euro in danni all’Erario per essersi attribuiti indennità di funzioni inesistenti, aver incassato premi di produzione senza averli guadagnati, trasformato illegalmente migliaia di rapporti di lavoro precari in stabili nel settore dei rifiuti, dilapidato centinaia di milioni di euro nel costituire 29 società pubbliche partecipate al 100 per cento che sono solo carrozzoni per produrre clientele e via di questo passo…. Sperperi che pagano i contribuenti…

Commenti

Anonimo ha detto…
le rioduzioni dei costi di Caldoro sono solo operazioni propagandistiche. Caldoro ha appena conferito contratti dirigenziali a soggetti esterni dell'importo di circa 200.000 euro annui. Ha conferito ex auctoritate principis stipendi dirigenziali, nell'ordine di circ 100.000 euro annui a due sue fedelissimi privi anche della laurea (portavoce e responsabile comunicazione multimediale, qualifica quest'ultima di recentissima invenzione, oltre alla retribuzione dirigenziale per un funzionario cat C3 quale resp uff stampa)